La domanda: ma che tipo di libro posso autopubblicare?

La risposta è TUTTI, ma ovviamente per alcuni testi si ha una maggiore convenienza ad autopubblicarli che nella ricerca di un editore e/o nel rapporto di pubblicazione con un editore.

Per esempio: le unità didattiche, i manuali o più in generale i testi che accompagnano corsi o il lavoro di un professionista che sono spesse soggette a revisioni, cambi, integrazioni o aggiornamenti potrebbero creare all’editore dei problemi nella gestione delle pubblicazioni e delle tirature, mentre con una autopubblicazione questa gestione sarebbe più semplice e interamente sotto il controllo di chi pubblica.

Per le opere che richiedono un grosso intervento grafico da parte dell’autore o co-autore, potrebbe generare problemi all’editore che invece per motivi commerciali deve/vuole seguire la propria linea editoriale e grafica.

I testi che si scrivono per comunicare qualcosa ad un gruppo specifico. Il classico esempio: una biografia/autobiografia da condividere con la famiglia che non ha velleità di vendita, ma che vuole restare nell’ambito ristretto di amici e/o parenti per raccontare una storia che interessa la famiglia. Qui l’autopubblicazione è lo strumento principe.

Libri fotografici e/o poesie che potrebbero non avere un mercato sulla grande distribuzione, ma che potrebbero essere utilizzati per vendite ristrette o usati come dono, anche qui l’autopubblicazione la fa da padrone.

Insomma l’autopubblicazione come scelta, per ogni testo, ma per altri…ancora di più!